Allora, da dove iniziare?
Difficilmente stronco un libro, semplicemente perché quando non mi piace lo abbandono. Non parlarne per me è sufficiente, in quanto di fondo mi accompagna il dubbio che possa essere io a non aver compreso e, non ultimo, c’è il rispetto verso chi prende in mano una penna o un mouse e compie uno sforzo immane per riempire una pagina bianca.
In questo caso, derogo a me stessa e STRONCO senza timore questo libro.
La quarta di copertina dice che si parla di desiderio erotico femminile. Un argomento effettivamente poco indagato e questo mi ha incuriosito.
Quello che ho trovato è un libro che stimola pruderie, il desiderio erotico femminile guardato attraverso il buco della serratura. Raccontato attraverso la storia di tre donne che hanno avuto problemi con la giustizia (già questo la dice lunga!) e con i loro uomini. Un desiderio sempre deviato. Quello di una ragazzina per il prof adulto che se ne approfitta, una ragazza che viene abusata da 3 ragazzi e si sposa con il primo venuto dal quale non è amata, per questo ritrova il suo primo fidanzatino del quale diventa l’amante, e dulcis in fundo una donna che ha relazioni con altri uomini mentre il marito osserva.
Questo modo di affrontare, anzi di pretendere di affrontare il desiderio femminile mi disgusta. E’ osceno pensare che le donne siano questo o solo questo. Un desiderio deviato spesso dalla società nella quale si vive, dalla quale queste donne non sanno uscire. Un’immaginazione che passa attraverso solo e sempre gli occhi degli uomini, tutti orchi in questo libro.
La lettura fino a metà libro è stata difficile, poi ho deciso di lasciar perdere e l’ho abbandonato per sempre.
Un libro noioso quanto un film pornografico che ripete per un tempo mostruosamente prolungato gli atti meccanici d’amore, spogliandoli così di qualsiasi interesse e di magia.
NON LEGGETELO … e se l’avete già comprato, buttatelo. Il desiderio femminile merita molto, ma molto di più.