IL BAMBINO E’ IL MAESTRO
Ho incontrato questo libro, qualche settimana fa, leggendo la recensione di Paolo Di Stefano su LaLettura. Non conoscevo l’autrice e mi è sembrata una buona occasione per leggerla e allo stesso tempo per conoscere anche Maria Montessori, la protagonista di questa biografia, della quale in effetti sapevo poco, molto poco.
Le biografie sono le letture che mi accompagnano quando sono in crisi di idee, quando sono davanti a degli ostacoli che mi paiono insuperabili oppure quando mi sembra che tutto il mondo mi remi contro. Di solito, per risvegliarmi dal torpore, leggo la vita di qualcuno che ha fatto cose eccezionali, se è una donna è meglio. Mi rilassa e mi rincuora sapere che anche persone di spessore hanno avuto problemi, incidenti di percorso, fraintendimenti quando non veri e propri ostracismi alle imprese che portavano avanti. Allora mi sono immersa nella lettura in questo momento di Fase 2 o 3 post picco pandemia e, ancora una volta, non sono stata delusa.
Maria Montessori, così come emerge dal libro della De Stefano, è una donna complessa con una visione che l’ha accompagna per tutta la vita che però le costerà un prezzo carissimo in termini privati. Una donna che per realizzare la sua visione non esita a chiedere a chiunque le possa dare una mano economica; che scrive e dialoga con Mussolini e con esponenti dei governi europei delle più diverse estrazioni politiche, senza remore e senza pregiudizi politici; che passa attraverso due guerre mondiali e persegue le sue idee fino all’ultimo istante di vita. Un genio, anzi meglio, una donna talentuosa con una visione di futuro che somiglia molto ad una missione e che pone al centro del futuro degli uomini il bambino. E come tutti i geni, è anche una persona complicata, collerica e in certi momenti poco trattabile, spesso impaurita dagli altri proprio quando le sue idee si stanno per trasformare in qualcosa che va oltre lei. Forse questo il suo limite più grande, il non aver saputo vedere che anche altre persone avrebbero potuto rendere grandi le sue idee. Ma bisogna sempre collocare bene le persone nel tempo di vita nel quale si sono trovate ad operare e Maria Montessori in questo non fa eccezioni. E’ una donna che aveva bisogno di soldi per essere indipendente e non voleva farlo attraverso i soldi di un marito che non ha mai voluto. Un figlio sì, però. Ma non scrivo di più perchè mi piacerebbe che leggendo il libro ciascuno si possa fare un’idea propria su questo argomento. Io sono del parere che si sceglie quando si ha una scelta, Maria Montessori non ne aveva di scelte e ha cercato di fare del suo meglio per essere madre.
Sulle sue teorie che oggi sono abbondantemente riconosciute come base della pedagogia e che in diversi frangenti hanno anticipato di decenni studi che adesso la scienza inizia ad approcciare, credo che dobbiamo solo riconoscere la grande intelligenza e forza della Montessori.
Cito solo questa sua frase che fa parte di un suo discorso e che trovo illuminante proprio oggi alla luce dei tempi che viviamo:
Bisogna essere attenti contro l’eccesso di stimoli per i bambini, perché troppo materiale ( ndr troppi giochi, troppo da fare) può confondere…
E chiudo con una sua frase che ha fatto epoca. Alla domanda fattale su dove si sentisse a casa, a seguito dei suoi tanti viaggi e spostamenti, lei risponde:
Il mio Paese è una stella che ruota intorno al sole e si chiama Terra.
Buona lettura a tutti. Amerete questo libro e amerete Maria Montessori, come pure la grazia con la quale l’autrice ha disegnato la vita della più grande educatrice e insegnante del Novecento.
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