Sono le abitudini giornaliere, gli oggetti della quotidianità, i servizi di sostegno quelli che hanno regalato alle donne la libertà di essere autonome.
Certo la candidatura di una donna alla Presidenza USA, certo la responsabilità del Fondo Monentario Internazionale, come pure la CEO di Yahoo o similari e poi la Cancelliera Merkel, la Premier britannica May e via discorrendo, segnano nuovi orrizonti. E creano crepe in questo maledetto soffitto di cristallo.
Ma per noi, nel quotidiano, il soffitto è alto comunque. Per noi ogni giorno il problema sono le pareti che stringono e ci incalzano da vicino.
La libertà orizzontale è ancora più difficile da raggiungere, perchè meno evidente, perchè i meccanismi di omologazione sono più subdoli, perchè siamo abituate a pensare in sæcula sæculorum che a noi ci tocca.
Ed allora la salvezza vera è arrivata da dove meno ce lo aspettavamo: la LAVATRICE ci ha liberato dal giogo dei bucati e il FRIGORIFERO dall’incubo della spesa giornaliera. Da soli questi due elettrodomestici hanno fatto silenziosamente di più di anni di sacrosante battaglie.
Poi a seguire, ognuno di noi può redigere la propria lista. Per me la libertà significativa è arrivata dall’asilo nido.
Avere un luogo dove ricoverare la mia bimba nel tempo dedicato al lavoro è stato fondamentale per me. Che poi quel luogo si sia rivelato oltre che spazio fisico anche luogo dell’anima, la ritengo una vera e propria fortuna.
Spesso vedo donne correre, al mattino specialmente, preda di tempi strangolanti e ossesionate da complessi di colpa divoranti. Correre senza fiato e senza soluzioni di continuità. Sole.
Ecco! Le educatrici di mia figlia, con la loro passione quotidiana, senza fanfare e senza esibizionismi, mi hanno regalato la libertà di poter lavorare (che è già tanto), riuscendolo a fare con tranquillità e sicurezza (che è tantissimo) e insegnando alla mia bambina la gioia del gioco e delle regole. il tutto senza lacrime, nè mie, nè della bambina. Facendomi sentire in compagnia.
… perchè quando noi donne facciamo le cose bene e per altre donne rendiamo possibile l’emancipazione del mondo intero.
UN PUZZLE GRANDE COME IL MONDO SI COMPONE DI TANTISSIMI PEZZI PICCOLI. Noi ne facciamo parte.