Istruzioni per la lettura: sconsigliato agli ipocondriaci 🙂
Probabilmente sono stata attratta dal titolo perchè come tutti sanno corrisponde alla prima affermazione che gli ipocondriaci pronunciano e cioè: IO NON SONO IPOCONDRIACA o IPOCONDRIACO.
La protagonista del libro la pronuncia ad ogni piè sospinto, ovviamente, e insieme alle parole dette scattano quelle non dette, quelle che minano tutti i pensieri di chi è costantemente concentrato a sentire se il suo fisico funziona o, in un qualsiasi momento della giornata e pure della nottata, non funziona più.
Mi ha fatto ridere questo libro, a tratti nella prima parte mi sono proprio divertita a seguire le nevrosi di NIna, persa tra tutti i vari farmaci da banco di cui è un’assidua consumatrice. Come sempre assiduo è il suo frequentare le farmacie, negozi pieni di balocchi e di risposte pronte per chi non riesce a liberarsi del pensiero di mali incombenti.
Il romanzo, nella seconda parte, ahimè, diventa un rosa troppo shocking e me ne dispiace perchè ho avuto la sensazione che il libro fosse da chiudere in fretta e la virata verso il lieto fine, troppo scontato. Peccato perchè la pena dell’autrice è molto piacevole.
Nonostante la seconda parte però, vale la pena leggerlo perchè ho trovato un’ironia leggera e una descrizione della nevrosi davvero precisa ed esilarante.
Buona lettura.