Saviano … Saviano … Saviano …
chi lo ama tantissimo e chi lo odia con uguale forza. Una delle poche persone sulle quali ho sentito e letto tutto ed il contrario di tutto. Ragioni valide da entrambi le parti. E’ troppo napoletano, non lo è abbastanza. Ama la sua città, la odia tanto da denigrarla appena può. E’ passionale, no è un esaltato. Di tutto, insomma.
E poi arriva questa notizia: Sparatoria a Napoli nel centro storico il giorno prima della Befana. Colpita bambina di 10 anni al piede da proittile vagante. Altri 3 feriti lievi tra i passanti.
La bambina era napoletana, forse neanche di quelle ricche, e visto questi e altri presupposti, la notizia data ha preso un’altra piega e si è focalizzata sulla polemica, molto più “importante”, di De Magistris verso Saviano che ha denunciato il fatto sulle pagine di un quotidiano. Il Sindaco ha accusato lo scrittore di infangare la città per fini di lucro. Ho seguito la polemica inutile di cui non sentivo nessun bisogno e mi sono fermata a pensare.
E se la notizia fosse stata questa:
MILANO in una sparatoria nel centro città, vicino ai luoghi del potere e del turismo, viene ferita ad un piede una bambina di 10 anni, oltre ad altre 3 persone lì presenti. La bambina viene operata d’urgenza e per fortuna sta bene.
Se fosse accaduta a MILANO o in un’altra qualsiasi città, possibilmente del Nord Italia, e fosse stata colpita una bimba di 10 anni ad un piede da un proiettile, siamo sicuri che staremmo a discutere sul fatto che “certe cose” è meglio non dirle o dirle enfatizzando anche le cose positive che pur ci sono in quella città?!?
Credo proprio di no.
Fintanto che Napoli (città composta da noi uomini e donne) non prenderà atto che queste barbarie sono inaccettabili e non le accetterà più, la barbarie resterà.
Roberto Saviano è urticante ma è una voce che si leva a denuncia di questo.