Che non sarebbe stato un Nobel “facile” penso che lo sapessero bene i componenti del premio più ambito al mondo. E forse proprio per questo, per un leggero gusto all’azzardo che caratterizza questi nordici, hanno deciso di assegnare a lui il Nobel della Letteratura.
Avevano messo in conto la ribellione, morbida e sottesa, ma pur sempre parte integrante del menestrello della musica folk mondiale che ha ispirato generazioni intere e avevano forse messo in conto un rifiuto o qualcosa del genere.
Forse avevano anche pensato di dover consegnare quel premio ad uno scranno vuoto perché si sa che Bob Dylan il frac probabilmente non l’ha mai indossato né lo indosserà mai.
Insomma la ribellione, la rivolta, il voler fuggire dal mondo intero, la ricerca di una pace interiore che forse non arriverà mai, e persino l’accettazione della vecchiaia come scusa per non affrontare un lungo viaggio…tutto questo è molto di più, cose che solo lui sa dire e cantare in un certo modo, i parrucconi svedesi l’avevano messo in conto.
Ma l’arroganza no! Quella è stata una sorpresa per loro e per noi tutti.
Perché si può rifiutare un riconoscimento in cui non si crede, ma non si può dire che non si ritira premio perché si sono presi altri impegni.
Questa è semplicemente una mancanza di rispetto verso tutti, da coloro che l’hanno seguito sempre a coloro che hanno creduto che meritava il Nobel.